mercoledì 30 ottobre 2013

Halloween nell'Ottocento, tra Germania e Austria



Halloween si avvicina.... e poiché mi affascinano molto le tradizioni popolari ottocentesche (specialmente quelle dell'arco alpino e del centro Europa), ho pensato di creare questo post dedicato a questa celebrazione tanto nota,. analizzando le consuetudini e le varianti che esistevano al tempo di Sissi e Franz, tra l'Austria, la Germania ed il Tirolo...


Va precisato innanzitutto che la festa di Halloween, come la consideriamo noi oggi, non è una tradizione puramente tedesca ed è stata importata solamente negli ultimi anni come consuetudine e moda mondiale. La nascita della festività di Halloween si perde nella notte dei tempi e secondo lo storico Hutton esisteva probabilmente un Halloween in tutta Europa addirittura prima del Medioevo. Questa celebrazione è possibile rintracciarla già prima dell'Antica Roma nelle tradizioni dei Celti e dei popoli germanici. Halloween è tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain: il suo nome deriva dall'antico irlandese e significa approssimativamente "fine dell'estate" giacché, secondo il calendario dei Celti, l’anno nuovo iniziava il 1º novembre. Una giornata questa che coincideva con la fine della stagione calda, celebrata la notte del 31 ottobre con questa festività.
Solo la Riforma Protestante in Germania e Austria, così come il Cristianesimo in Italia, tentò di cancellare queste tradizioni precristiane trasformando queste festività popolari dedicate agli dei a celebrazioni per i nuovi santi "importati". Tutte le tradizioni, le leggende e gli usi e i costumi attuali, non sono altro che il risultato della mescolanza di queste festività: prima c’erano le tradizioni dei Celti e degli altri popoli, poi arrivò la Cristianità che le fece proprie e le modificò. Ciò che prima era un bene, con l’avvento del Cristianesimo divenne un male…
Detto questo, va ricordato che, attualmente, in Germania il 31 ottobre viene dedicato all'anniversario della Riforma Protestante mentre l'intera settimana dal 30 all'8 novembre prende il nome di "Seleenwoche" ed è dedicata al culto dei Santi! 



Nelle tradizioni delle popolazioni germaniche e austriache, quindi, dopo il Medioevo non esisteva più un effettivo "Halloween": nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre non risorgevano i morti dalle tombe, non esisteva certamente Jack O'Lantern che invece proviene dalle tradizioni pagane precristiane, inglesi e celtiche. Più che altro, il culto dei morti era molto importante per queste popolazioni che mai si sarebbero sognate di dissacrarli con una festività simile!!
Sappiamo anzi che nell'area tedesca, così come in Tirolo, era viva la credenza dell'esistenza di fate, elfi, folletti, di streghe e di esseri maligni, che dimoravano nei castelli, nei boschi e nelle alte montagne. Di conseguenza non esisteva una festa dei morti come quella di Halloween, ma esisteva un giorno nel quale si credeva che questi spiriti si riunissero attorno ad un falò e danzassero per tutta la notte… una specie di sabba delle streghe. Poveri gli uomini che si trovavano al cospetto di questo girone infernale!!! Questa “notte degli spiriti maligni” tedesca fa riferimento alla famosissima Walpurgisnacht (Notte di Valpurga) che si festeggia non la notte del 31 ottobre, bensì quella a cavallo tra il 30 aprile e il 1º maggio. Una notte decantata da moltissimi artisti dell’Ottocento, primo fra tutti Goethe che utilizza la notte di Valpurga in una scena del Faust ripresa poi dal compositore Mendelssohn (Die erste Walpurgisnacht).


Durante la Walpurgisnacht, secondo le vecchie tradizioni germaniche, le streghe e gli spiriti maligni uscivano dai loro rifugi per danzare in onore della luna sul monte Brocken (Harz). Questa tradizione si sovrappose alla festa di santa Valpurga, fino a divenire la "notte di Valpurga". Santa Valpurga in realtà era una monaca inglese (710-778), divenuta badessa del monastero tedesco di Heidenheim presso Eichstatt, dove fu sepolta il 1° maggio 871 nella chiesa di Santa Croce. Poiché nelle tradizioni celtiche la notte tra il 31 aprile e il 1° maggio segnava il passaggio alla bella stagione, festeggiata (come Halloween) con celebrazioni pagane, con il Cristianesimo ciò si modificò: chi festeggiava era certo il demonio… Santa Valpurga doveva vegliare sul destino dei vivi e dei morti! 

Ovviamente gli uomini erano soliti proteggersi dal maligno invocando Dio con le preghiere! Altrimenti esisteva l'abitudine di accendere dei falò sulle alture delle vicinanze e vi si saltava sopra agitando delle scope ardenti: fin dove si vedeva la luce del rogo, allora la benedizione si stendeva tutt'attorno, su tutti i campi e i possedimenti dei contadini che speravano in un ricco raccolto nell'anno seguente. Questo accendere fuochi la notte di Valpurga prendeva il nome di “cacciare via le streghe”. L’usanza era molto diffusa nel Tirolo, in Moravia, in Sassonia e in diverse zone delle nostre Alpi.
Potremmo dunque definire la Walpurgisnacht come l’Hallowen tedesco, seppur non strettamente collegato ai morti.
Nella mia ricerca ho scoperto, ad esempio, che il 1° maggio (dopo la notte di Santa Valpurga) si usavano dei riti d’amore propiziatori, connessi con gli alberi e la vegetazione. L’albero più utilizzato era il “maggio” dal quale venivano presi dei ramoscelli che i giovani offrivano alle ragazze come augurio di amore e fecondità; oppure erano portati in processione di porta in porta da gruppi di questuanti che chiedevano cibi o dolciumi in cambio. Una stessa identica tradizione si ritrova in Inghilterra e in Scozia dove, la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, si dice che vagassero per i paesini alcuni cristiani che, in cambio di qualcosa da mangiare, porgevano delle preghiere ai defunti del donatore. 
In certe zone della Baviera si mettevano dei cespi anche davanti alle case delle coppie sposate di fresco, e la pratica era omessa soltanto se la donna era vicina al parto, perché in questo caso si diceva che il marito “si è già messo un cespo da sé”. In molte altre parti della Germania il 1° maggio i contadini innalzano dei “maggi” o dei “ceppi di maggio” anche presso le porte delle stalle e dei cortili nei quali si trovano gli animali domestici. Ed è probabilmente da questo simbolismo che nasce anche la tradizione dell’albero della Cuccagna e degli alberi di maggio, alberi che venivano portati al centro delle piazze e ornati con leccornie di ogni genere - simbolo di fortuna, fecondità e abbondanza sia nel presente che nel futuro.

Non ci è dato sapere se Sissi e Franz credessero a queste leggende o se addirittura festeggiassero in qualche maniera la notte di Valpurga. È più logico presumere che fossero i ceti più bassi della popolazione tedesca, quelli con il tasso di analfabetismo più elevato, a commemorare questa ricorrenza.


Nei secoli passati vi erano nondimeno alcune tradizioni tedesche strettamente legate al culto dei morti, frutto di millenarie credenze. Queste erano certamente messe in atto ai tempi in cui Halloween veniva festeggiato.

In Germania era usanza abbastanza comune nascondere i coltelli che si avevano in casa per evitare che i defunti si ferissero. Sulle porte delle case invece, con del gesso, venivano segnate dei simboli, delle sigle, che dovevano proteggere le abitazioni dalle possibili aggressioni degli spiriti maligni.
In Austria invece la gente lasciava del pane, della frutta o dei biscotti sul tavolo della cucina per dare il benvenuto ai morti che entravano nella loro casa e che erano i protettori del focolare domestico. Secondo le credenze popolari, questi defunti portavano in dono qualcosa ai bambini della casa. Era quindi logica, conseguentemente, l'usanza di mantenere acceso il focolare per tutta la notte, specialmente se quella era una notte particolarmente fredda.
Spesso si allestiva un buon pranzo in onore dei morti e si mangiavano molte cose: arrosti e dolci... Spesso nei dolci venivano nascosti degli oggettini (monete, anelli ecc...) che spesso assumevano un significato particolare in base al tipo di moneta, al tipo di anello e via dicendo.

Simili tradizioni ricorrono un po’ in tutta Europa e anche in Italia dove (ancora!) si crede che Halloween sia solo un’ “americanata”! Certamente il gusto del travestimento subentrò in seguito, ma solo sul finire del XIX secolo... 



Nessun commento:

Posta un commento